L’Oregon vuole vietare molte biciclette elettriche legali nelle corsie ciclabili: cosa significa per i ciclisti?

Un nuovo disegno di legge presentato all’Assemblea Legislativa dell’Oregon propone di vietare l’uso delle biciclette elettriche Class 3, legali per strada, all’interno delle piste ciclabili dello stato. Queste biciclette sono in grado di raggiungere velocità assistite fino a 45 km/h, mentre le Class 1 e 2 si limitano a 32 km/h.

Dettagli della proposta legislativa

Secondo il Senate Bill 471, la normativa proposta renderebbe punibile l’azione di un ciclista che utilizza un moped o una bicicletta elettrica assistita di classe 3 su marciapiedi, piste ciclabili o corsie dedicate. Attualmente, secondo la legislazione dell’Oregon, le biciclette tradizionali possono circolare sui marciapiedi, mentre le biciclette elettriche sono già vietate su tali aree.

Di conseguenza, la normativa proposta rappresenterebbe in pratica un divieto per le biciclette elettriche che superano i 32 km/h di circolare nelle piste ciclabili, limitandole all’uso su strade pubbliche.

Modifiche alle protezioni per i ciclisti

In aggiunta, la Sezione 2 del disegno di legge intende rimuovere importanti tutele per i ciclisti che utilizzano biciclette elettriche con velocità superiori ai 32 km/h nelle aree ciclabili. Attualmente, i conducenti devono cedere la precedenza ai ciclisti quando attraversano piste ciclabili, ad esempio entrando in un parcheggio o in un vialetto. La proposta di legge eliminerebbe questa esigenza per i conducenti riguardo ai ciclisti delle Class 3.

È importante notare che i conducenti non possono facilmente distinguere una bicicletta elettrica di classe 3 dalle altre classi, poiché la differenza si basa esclusivamente sulle prestazioni.

Considerazioni sulla legislazione

La legislazione in questione solleva discussioni significative sulla sicurezza stradale. Infatti, si pone l’attenzione sull’aspetto della pericolosità legato alle velocità delle biciclette rispetto ai veicoli a motore. Ogni anno si registrano incidenti gravi tra ciclisti e automobilisti; perciò, sarebbe opportuno concentrare gli sforzi legislativi per migliorare la sicurezza stradale per tutti gli utenti.

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