Rimborso di Tesla per Full Self-Driving: decisione in arbitrato dopo il mancato servizio

La questione del pacchetto Full Self-Driving (FSD) di Tesla ha recentemente attirato l’attenzione, in seguito a una decisione arbitrale che ha costretto l’azienda a rimborsare un cliente. Questo episodio evidenzia le difficoltà dell’automobile nel rispettare le promesse fatte riguardo alla guida autonoma non supervisionata.
tesla e la guida autonoma
Tesla ha garantito ai proprietari di veicoli che ogni automobile prodotta dal 2016 è dotata dell’hardware necessario per la guida autonoma. Il pacchetto FSD, venduto con un prezzo compreso tra gli 8.000 e i 15.000 euro, dovrebbe abilitare questa funzionalità tramite aggiornamenti software over-the-air.
difficoltà nella realizzazione delle promesse
Nonostante siano passati quasi dieci anni, Tesla non ha ancora adempiuto alle proprie promesse. Le affermazioni riguardanti la capacità dei veicoli di guidare autonomamente sono state smentite, portando all’aggiornamento obbligatorio dei computer HW2 e 2.5 a HW3. Nel gennaio 2025, il CEO Elon Musk ha riconosciuto che anche HW3 non sarebbe stato in grado di supportare la guida autonoma.
situazione attuale della tecnologia FSD
Attualmente, Tesla sta cercando di implementare questa tecnologia sui veicoli con hardware HW4, prodotti tra il 2023 e il 2024. Ci sono seri dubbi sulla fattibilità della guida autonoma completa, dato che i dati disponibili indicano solo circa 500 miglia tra disconnessioni critiche con l’ultima versione software.
caso di rimborso per un cliente
Un proprietario di Tesla nello stato di Washington è riuscito a ottenere il rimborso del pacchetto FSD dopo un lungo processo arbitrale. Marc Dobin e sua moglie hanno acquistato il pacchetto nella speranza che potesse conferire maggiore indipendenza alla moglie, affetta da problemi motori.
- Marc Dobin – Cliente coinvolto nel caso
- Sua moglie – Destinataria del servizio FSD
- Field Technical Specialist – Testimone presentato da Tesla durante l’arbitrato
- Avvocati di Tesla – Rappresentanti legali durante l’audizione arbitrale
Dopo quasi un anno dall’inizio della procedura arbitrale, è emerso che la testimonianza fornita da Tesla non era adeguata. L’arbitro ha stabilito che il sistema FSD non era operativo come promesso e ha ordinato a Tesla di rimborsare 10.000 euro, oltre alle spese legali sostenute.
conseguenze per tesla
L’esito negativo dell’arbitrato rappresenta una sfida significativa per Tesla, poiché molti clienti stanno perdendo fiducia nella capacità dell’azienda di rispettare le sue promesse riguardo alla retrofitting dei computer nei veicoli già venduti.
- Aumento della pressione sui rimborsi richiesti dai clienti insoddisfatti
- Crescente necessità di sostituire i computer in milioni di veicoli già circolanti
- Permanenza delle preoccupazioni sulla sicurezza e sull’affidabilità della tecnologia FSD proposta da Tesla
L’incapacità dell’azienda di affrontare queste problematiche potrebbe avere ripercussioni significative sul suo futuro commerciale e sulla fiducia dei consumatori.