Virginia veto dei provvedimenti per il potenziamento della energia a lunga durata

Il recente veto del governatore repubblicano della Virginia, Glenn Youngkin, ha suscitato notevole attenzione nel settore energetico. Il 2 maggio, Youngkin ha rifiutato due proposte di legge che avrebbero imposto alle aziende elettriche della Virginia di investire in sistemi di accumulo energetico sia a breve che a lungo termine.

contenuti delle proposte di legge

Le leggi collegate, SB1394 e HB2537, prevedevano l’implementazione di almeno 780 MW di capacità di accumulo a breve termine entro il 2040 e 520 MW per l’accumulo a lungo termine entro il 2045 da parte di Appalachian Power. Per Dominion Energy Virginia, si richiedeva invece una capacità rispettivamente di 5.220 MW e 3.480 MW entro il 2045.

motivazioni del veto

Nelle sue comunicazioni ufficiali riguardanti il veto, Youngkin ha ribadito la sua visione energetica orientata al libero mercato e la sua contrarietà alla Virginia Clean Economy Act (VCEA), una legge approvata nel 2020 che stabilisce un programma obbligatorio per le fonti rinnovabili nello stato.

critiche alla Virginia Clean Economy Act

Youngkin ha dichiarato: “La Virginia Clean Economy Act sta fallendo i cittadini della Virginia. L’aggiunta di requisiti per la richiesta di nuove tecnologie di accumulo non cambierà il fatto che la legge è mal concepita e inefficace. L’accumulo energetico a lungo termine è una tecnologia costosa; se le aziende elettriche ritenessero fosse la soluzione migliore per soddisfare la domanda, sarebbero attivamente impegnate nella costruzione.”