L’allerta del CEO Ford: le tariffe di Trump rischiano di devastare l’industria automobilistica americana

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La situazione attuale per l’industria automobilistica statunitense è complessa e carica di rischi, a causa di nuove tariffe sui veicoli importati da Messico e Canada. Jim Farley, CEO di Ford, avverte che tali costi aggiuntivi potrebbero rivelarsi estremamente problematici, generando effetti negativi non solo per i produttori, bensì anche per i consumatori.

Ford: l’azienda esprime preoccupazioni sui nuovi dazi

Nei primi giorni di febbraio, il governo Trump ha introdotto una tariffa del 25% sui veicoli e i componenti provenienti da Canada e Messico. Questa mossa ha sollevato un forte allarme in Ford, con Farley che sottolinea come tali aumenti potrebbero provocare conseguenze devastanti per il settore automobilistico statunitense. Nonostante la sospensione delle tariffe per il momento, la pressione e i costi aggiuntivi avvertiti dalle aziende sono già evidenti.

Rischi per l’industria e il mercato

Durante una conferenza di investimenti, Farley ha affermato che le dichiarazioni di Trump sul potenziamento dell’industria automobilistica statunitense potrebbero rivelarsi inefficaci di fronte ai continui aumenti di costo. Ford sta quindi cercando di accumulare scorte nel mercato degli Stati Uniti per mitigare gli effetti negativi delle nuove tariffe.

  • Jim Farley – CEO di Ford
  • President Trump
  • Rappresentanti di Ford

Impatto delle tariffe sul mercato automobilistico

Farley ha dichiarato che le tariffe di questo calibro, se prolungate, porterebbero a perdite miliardarie per l’industria, con un impatto negativo anche sull’occupazione negli Stati Uniti. Nonostante Ford sia meno vulnerabile rispetto ad altri concorrenti come GM e Stellantis, subirà comunque le conseguenze dell’aumento dei costi dei fornitori.

Strategie di Ford per affrontare la crisi

Il CEO ha messo in evidenza una crescente difficoltà nel mantenere competitive le operazioni all’interno del mercato automobilistico, specialmente in un contesto dove gli avversari internazionali, come BYD in Cina, stanno guadagnando terreno significativo. Le tariffe e la mancanza di supporto federale per i veicoli elettrici potrebbero ulteriormente amplificare il divario tra gli Stati Uniti e i mercati emergenti.

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