Bando delle parole ‘cambiamento climatico’ nel dipartimento dell’energia
 
                    La recente iniziativa del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha suscitato preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione all’interno dell’agenzia. Un memo interno ha vietato l’uso di termini chiave legati al cambiamento climatico, ponendo interrogativi sul futuro delle politiche energetiche e ambientali del paese.
analisi del memo interno
Il memo, inviato dall’ufficio della Direzione per l’Efficienza Energetica e le Energie Rinnovabili, è stato redatto da Rachel Overbey, che ricopre il ruolo di direttrice ad interim degli affari esterni. Quest’ultima si identifica come leader nel settore petrolifero e gasiero, piuttosto che come scienziata. Il contenuto del documento implica una censura su frasi fondamentali per affrontare la questione del cambiamento climatico.
terminologia censurata
Tra i termini vietati figurano:
- Cambiamento climatico
- Energia verde
- Decarbonizzazione
- Emissioni
- Transizione energetica
- Sostenibilità
- Energie “pulite” o “sporche”
- Impronta carbonica/CO2
- Agevolazioni fiscali/sussidi
timing strategico del memo
L’emissione di questo memo coincide con altre manovre che mirano a compromettere la sicurezza energetica americana. Recentemente, si è concluso un periodo di consultazione pubblica riguardante un piano del Dipartimento dell’Energia e dell’EPA volto a modificare le normative sul clima, aumentando così i costi dei carburanti. Questa strategia sembra seguire una linea politica tesa a ridurre l’indipendenza energetica degli Stati Uniti.
sussidi all’economia fossile
Il Dipartimento ha anche annunciato l’intenzione di ridurre i fondi destinati all’efficienza energetica, mentre continua a beneficiare dei sussidi per l’industria fossile, che ammontano a circa 700 miliardi di dollari all’anno negli Stati Uniti. Questo approccio evidenzia una contraddizione nelle politiche adottate dal governo attuale.
conseguenze sulle politiche energetiche future
L’approccio attuale non solo ostacola gli sforzi verso un futuro sostenibile ma rischia anche di aumentare la dipendenza dalle risorse estere. Le nazioni produttrici di petrolio hanno storicamente dimostrato comportamenti poco collaborativi nei confronti degli altri paesi consumatori.
Mentre le energie rinnovabili possono effettivamente migliorare l’indipendenza energetica nazionale sfruttando risorse locali abbondanti, il continuo supporto alle fonti fossili potrebbe portare a conseguenze negative sia economiche che ambientali per gli Stati Uniti.
- Rachel Overbey – Direttrice ad interim degli affari esterni
- Chris Wright – Segretario dell’Energia e ex CEO petrolifero
- Dipartimento dell’Energia (DOE)
- Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA)
