Viti di fondazione: la soluzione innovativa per le sfide dei progetti fotovoltaici su larga scala
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L’invenzione dei terreni a vite ha rivoluzionato il settore delle costruzioni, a partire dall’intuizione dell’inventore tedesco Klaus Krinner. Dopo aver realizzato un supporto per alberi di Natale nel 1987, Krinner si trovava inizialmente a dover erigere un semplice palo per stendere i panni nel proprio giardino. Da questo compito umile è emersa un’innovazione straordinaria: il primo terreno a vite Krinner.
Diffusione dei terreni a vite nel settore delle costruzioni
Oggi, i terreni a vite sono ampiamente utilizzati come scelta per le fondazioni nei progetti di costruzione. Trovano applicazione in molteplici ambiti, comprese insegne, illuminazione, utility e edifici con un’altezza massima di due piani. Questo tipo di montaggio a terra ha trovato applicazione anche nel mercato solare degli Stati Uniti, dove progetti fotovoltaici si spostano verso aree collinari con condizioni del suolo complesse.
Come evidenziato da Enmanuel Rumbos, chief strategic officer di Krinner Schraubfundamente GmbH, “per noi è perfetto, poiché brilliamo in situazioni difficili”. La validazione dell’uso dei terreni a vite è avvenuta in progetti solari significativi in Germania, dove Krinner ha cercato brevetti globali per la sua invenzione.
Produzione e diffusione nel mercato
Con il passare del tempo, i brevetti di Krinner sono scaduti e diversi produttori, molti dei quali operanti in Cina, hanno iniziato a produrre terreni a vite. Alcuni, incluso Krinner, hanno dato inizio alla produzione negli Stati Uniti, grazie ai vantaggi derivanti dai sussidi per la produzione nazionale stabiliti dall’Inflation Reduction Act.
Vantaggi dei terreni a vite rispetto ad altri sistemi di fondazione
Benchè le travi I, C o H continuino a dominare il mercato delle fondazioni solari a causa dei costi inferiori, i terreni a vite possono offrire vantaggi economici in condizioni di site particolari. In situazioni difficili, l’impiego delle travi I può portare a un numero elevato di rifiuti, mentre i terreni a vite, grazie alla loro lunghezza inferiore e alla possibilità di affrontare l’accumulo di gelo, mostrano una performance migliore.
Utilizzo nei progetti solari
Aziende come APA Solar Racking, attiva nella produzione di pile elicoidali, hanno riconosciuto il potenziale dei terreni a vite, iniziando anche a produrli localmente. APA ha constatato che sia i terreni a vite che le pile elicoidali richiedono attrezzature simili per l’installazione e devono affrontare test di carico analoghi. La differenza principale risiede nella maggiore porzione filettata presente nei terreni a vite.
Questi ultimi sono stati adottati principalmente in mercati come quello del New England, caratterizzati da suoli complessi ideali per queste soluzioni.
Implementazione e adattamento ai siti complessi
Terrasmart, un produttore di racking solare, si è dimostrato pioniere nell’adozione di terreni a vite per progetti fotovoltaici negli Stati Uniti. L’azienda ha registrato oltre 12.000 test sui terreni a vite, creando un metodo standardizzato per la loro installazione. Prima dell’installazione, viene eseguita un’indagine geotecnica e si effettuano test di trazione per determinare la profondità ottimale per l’inserimento.
Gestione delle sfide geologiche
Le piccole filettature presenti nei terreni a vite consentono di lavorare in presenza di ostacoli sotterranei. In caso di rocce o massi, viene praticato un foro pilota, che consente di riempirlo con aggregato e successivamente inserire il terreno a vite. Questo approccio migliora la previsione delle performance nei luoghi dove storicamente non era conveniente installare impianti solari.
Tendenze future e progetti di grande scala
I progetti solari si stanno adattando a terreni irregolari e difficili, aumentando la domanda di terreni a vite. L’industria sta evolvendo, come dimostrano le nuove fondamenta A-Frame introdotte da APA Solar Racking. Anche Terrasmart ha presentato il TerraTrak, un sistema di tracciamento solare che utilizza terreni a vite per il supporto.
In conclusione, i terreni a vite non rappresentano sempre la scelta più economica, ma sono decisivi per rendere fattibili progetti in contesti sfidanti, contribuendo a mettere a segno progressi significativi nel campo dell’energia solare.