Tesla lancia pubblicità disonesta e ingannevole

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Recentemente, Tesla ha iniziato a promuovere i propri veicoli attraverso una pubblicità su un cartellone a Los Angeles, suscitando polemiche per la rappresentazione fuorviante delle sue capacità di “guida autonoma”. Questa azione pubblicitaria si inserisce in un contesto legale complesso, poiché l’azienda è attualmente coinvolta in una causa contro il DMV della California per presunti messaggi ingannevoli riguardo ai suoi sistemi di assistenza alla guida avanzata, noti come ‘Autopilot’ e ‘Full Self-Driving’.

tesla e la pubblicità ingannevole

Nonostante l’attesa del verdetto da parte del giudice, Tesla non sembra mostrare segni di esitazione. Il cartellone pubblicitario presso la sede di North Hollywood annuncia test drive per il suo sistema ‘Full Self-Driving (FSD) Supervised’. La comunicazione visiva evidenzia una strategia ambivalente: mentre si enfatizza l’aspetto “Full Self-Driving” per attrarre clienti, nei contesti legali viene sottolineato che si tratta di un sistema assistito a livello 2.

sfide legali e comunicazioni aziendali

Il messaggio sul cartellone presenta il termine ‘supervisionato’ in caratteri significativamente più piccoli rispetto all’invito a “vivere l’esperienza della guida autonoma”. Ciò pone interrogativi sulla trasparenza dell’azienda nella comunicazione delle sue funzionalità.

  • Rappresentanza fuorviante delle capacità del sistema FSD
  • Causa legale con il DMV della California
  • Sottolineatura inconsistente tra marketing e responsabilità legale

capacità del sistema fsd

Nonostante le promesse di Tesla riguardo alla futura autonomia completa tramite aggiornamenti software, attualmente il sistema FSD è considerato un’assistenza alla guida di livello 2. Questo implica che il conducente rimane sempre responsabile del veicolo. Le statistiche indicano che l’aggiornamento FSD 13.9 raggiunge circa 340 miglia tra disconnessioni critiche, mentre gli esseri umani percorrono mediamente circa 700.000 miglia tra incidenti secondo la NHTSA.

promesse della tesla e dati disponibili

Tesla ha ripetutamente affermato che il passaggio a una modalità “non supervisionata” sarebbe avvenuto entro la fine di ogni anno negli ultimi sei anni, ma tali affermazioni non si sono mai concretizzate. Questa discrepanza alimenta ulteriormente le critiche verso l’azienda riguardo al suo approccio alla sicurezza e alla fiducia degli utenti nei sistemi ADAS.

  • Promesse non mantenute da parte di Elon Musk sulla guida autonoma completa
  • Dati limitati resi disponibili da Tesla sul funzionamento dei loro sistemi
  • Critiche sull’eccessiva fiducia generata nei consumatori riguardo alle capacità dei veicoli

conclusione sull’approccio di tesla

L’approccio adottato da Tesla nel marketing dei propri sistemi di guida solleva interrogativi significativi sulla responsabilità dell’azienda nel prevenire comportamenti imprudenti da parte degli utenti. La dissonanza tra le promesse fatte durante le campagne pubblicitarie e le reali capacità dei prodotti continua ad essere fonte di preoccupazione.

  • Polemiche relative all’immagine pubblicitaria dell’azienda
  • Evidenze crescenti sui limiti delle tecnologie proposte
  • Necessità urgente di maggiore trasparenza nelle comunicazioni aziendali