La straordinaria evoluzione dell’industria automobilistica cinese: un cambiamento senza precedenti
Negli ultimi anni, l’industria automobilistica elettrica cinese ha subito una profonda trasformazione, passando da una posizione di svantaggio globale a quella di leader di mercato in meno di cinque anni, offrendo un esempio illuminante per altri paesi. Nel 2020, la Cina si trovava in una fase iniziale di transizione verso i veicoli elettrici (EV), all’epoca i veicoli elettrici costituivano solo il 5,4% del mercato automobilistico nazionale, risultando così significativamente indietro rispetto a regioni come la California e la maggior parte dell’Europa.
Il paese ha stabilito un obiettivo relativamente modesto, prevedendo che il 50% delle vendite automobilistiche fosse rappresentato da veicoli elettrici entro il 2035, inclusi ibridi e ibridi plug-in. Oggi, a ridosso del 2025, la Cina è pronta a raggiungere questo traguardo con dieci anni di anticipo, rivedendo al rialzo le sue stime con un obiettivo del 45% di veicoli a energia nuova (NEV) entro la fine del 2027.
La crescita rapida dei veicoli elettrici cinesi
Il 2020 ha segnato un punto di svolta per il settore degli EV in Cina. In risposta alla pandemia di COVID-19, il mercato ha subito un calo significativo, ma la successiva ripresa è stata veloce. I produttori di veicoli elettrici nazionali hanno aumentato notevolmente i tassi di produzione e la qualità dei veicoli. Questa spinta è stata accompagnata da una crescente preferenza dei consumatori cinesi nei confronti dei prodotti locali, influenzata anche dalla crescente pressione internazionale e dalle restrizioni tecnologiche.
Di seguito i fattori che hanno guidato questa rapida crescita:
- Aumento della produzione interna di EV
- Adattamento alle nuove normative sulle emissioni
- Crescente nazionalismo dei consumatori
- Demanda di veicoli a combustione interna in eccesso
Nel frattempo, l’Occidente stagna
La situazione in Occidente è contrastante. Le case automobilistiche e i governi spesso hanno lavorato per rallentare il passaggio ai veicoli elettrici, piuttosto che prepararsi ai cambiamenti inevitabili nel settore. Negli Stati Uniti, il Parlamento ha persino promesso ulteriori misure che potrebbero ostacolare la crescita dell’industria automotive elettrica, esponendo il paese a rischi in termini di competitività futura.
Nonostante gli sforzi dell’amministrazione Biden per migliorare la situazione, come l’approvazione della scottante Inflation Reduction Act, l’incertezza continua a regnare. Le recenti donazioni delle principali case automobilistiche a politici di spicco evidenziano la conflittualità interna, allontanando ulteriormente gli sforzi per una transizione efficace.
Gli attori principali dell’industria automobilistica in Occidente includono:
- Ford
- General Motors
- Toyota
Il cambiamento arriva più velocemente del previsto
La sorprendente crescita delle vendite di veicoli elettrici in Cina, che raggiungono obiettivi ben oltre le aspettative, rappresenta una manifestazione di questo cambiamento. Mentre il mondo occidentale si trova a fronteggiare una stagnazione e a lottare contro un cambio di paradigma, l’esempio della Cina e di altre nazioni, come la Norvegia, potrebbe servire da monito. Una volta raggiunta una massa critica nella transizione verso l’elettrico, i consumatori adatteranno le loro scelte quasi senza sforzo.
In conclusione, il futuro potrebbe rivelare chi sarà in grado di beneficiare maggiormente da questa trasformazione: i paesi che sono pronti a rispondere o quelli che hanno ostacolato il progresso, continuando a investire in tecnologie obsolete.